
Goccia è entrata nella nostra vita il 15 luglio. Ce l'ha portata
Rossana, era caduta dal nido una settimana prima, piccolissima. Un passerotto di pochi giorni va nutrito ogni quarto d'ora - così ci hanno detto - e quindi per i primi giorni Irene l'ha imboccata (carne cruda e frutta) con una pinzetta per le sopracciglia, standole vicino tutto il giorno, proteggendola dai gatti e dandole da bere con una boccetta di collirio.
Quando abbiamo lasciato il mare, l'abbiamo portata con noi in aereo quindi goccia è l'unico passerotto che può dire di aver volato sopra i 5000 metri di quota.
Arrivate a Casa Irene ha girato un po' su internet e ora sappiamo che goccia è una femmina (si capisce dal piumaggio) e che i passerotti non devono mangiare latte nè prodotti lievitati mentre carne uova e frutta fanno loro molto bene. (Ire ci tiene a far sapere queste cose, perchè far sopravvivere un passerotto è difficilissimo, con queste
informazioni può riuscire)
Adesso ha circa un mese, ma ancora non vola per più di pochi metri. Se usciamo la lasciamo nella sua gabbietta, con lo sportello aperto, e quando rientriamo esce dalla gabbia e vola incontro a Irene. Da qualche giorno mangia e beve da sola dalle sue vaschette, ma preferisce farsi imboccare, e noi la viziamo. Adesso che "è grande" l'abbiamo lasciata becchettare un po' di biscotto (visto che ci si è tuffata sopra mentre Ire lo stava mangiando) e non sembra le abbia fatto male.
Non sono tutte gioie: Goccia ama rannicchiarsi nelle pieghe della maglietta della sua "mamma", o nascondersi tra i capelli, sulla sua spalla, ma non ha ancora capito dov'è il bagno...
Tra qualche giorno dovrà volare via, siamo molto preoccupate che se la sappia cavare davvero, e pensiamo di tenerla con noi qualche giorno in più per essere sicure che sia abbastanza forte e capace di affrontare i pericoli del mondo esterno.
Questo ci ha permesso di fare delle belle riflessioni su cosa vuol dire crescere un essere vivente e poi lasciarlo libero di rischiare la sua vita; sul significato di parole come amore, possesso, protezione, libertà, mamme, figli... Credo che adesso Ire mi capisca un po' di più.